Il Toro in trasferta al Dall’Ara nell’infrasettimanale: ecco cosa aspettarsi dal Bologna di Italiano
Archiviata l’ottava giornata di Serie A, è già tempo di pensare alla nona. Il Torino scenderà in campo domani sera alle ore 20:45 nell’unico turno infrasettimanale della stagione. L’avversaria sarà il Bologna di Vincenzo Italiano, reduce dal pareggio di Firenze, che occupa attualmente la quinta posizione in classifica. Una macchina quasi perfetta, costruita meticolosamente da un allenatore che si sta ormai affermando come uno dei migliori del nostro panorama.
Bologna, Italiano e il “turnover funzionale”
Turnover, intercambiabilità, meccanismi rodati: così l’ex Fiorentina e Spezia ha costruito il suo Bologna ideale, capace di conquistare una Coppa Italia e di lottare costantemente per le zone europee. Italiano ha raccolto la pesante eredità di Thiago Motta, conservandone i pregi e smussandone i difetti. Ma anche aggiungendo il suo personale tocco: sono 62 le formazioni diverse schierate su 62 partite da allenatore del Bologna.
Italiano ha infatti ormai preso lo spigoloso concetto del turnover e ne ha fatto un suo punto di forza. La continua rotazione degli interpreti non è mai fine a sé stessa, ma risponde a una precisa logica di gestione delle energie e di valorizzazione del gruppo. I meccanismi tattici, poi, sono talmente tanto oliati da funzionare a prescindere dal singolo: ogni giocatore sembra ormai infatti perfettamente intercambiabile con il suo sostituto, con delle eccezioni.
Il 4-2-3-1 di Italiano, nuove sorprese e solite certezze
L’impalcatura del 4-2-3-1 di Italiano si regge quasi esclusivamente sul duo Freuler-Ferguson in mediana: due dei pochi veri insostituibili del tecnico rossoblù. In difesa da segnalare l’ottimo avvio del centrale norvegese Heggem, con Lucumí e Vitik che si alternano in continuazione. Anche sulle corsie laterali è ballottaggio continuo: Miranda-Lykogiannis a sinistra, Holm-Zortea a destra.
In attacco “il Toto” Castro, reduce dal gran gol di Firenze, è uno dei punti fissi della squadra, ma è sulla trequarti però, che il Bologna costruisce i pericoli maggiori. Cambiaghi ha raccolto alla grande l’eredità di Ndoye, già 2 gol e 2 assist per l’esterno in questo avvio. Occhi puntati su Fabbian, sempre pericoloso con le sue incursioni in area, ma soprattutto su Riccardo Orsolini: ai 15 gol dello scorso anno se ne sono già aggiunti altri 6, per quello che è ormai diventato il leader tecnico della squadra.

Un grande Sartori..che da noi è scappato
Il Bologna l’ha costruito un Ds che col Ratto ha lavorato si fa per dire manco un mese perché aveva annusato l’antifona ed un presidente che segue le sue indicazioni, noi non abbiamo né uno ne l’altro!!
TDC docet https://youtu.be/mj0aaYk1CR8?si=kfAVZKM7i-4ZThxf